La seconda edizione dell' “Atlante demografico di Cagliari” aggiorna, al 31 Dicembre 2009, il quadro statistico delineato nell'anno precedente. Una pubblicazione che consente di rendere più complete le informazioni fornite al cittadino dall'Amministrazione Comunale, grazie al lavoro dell'Ufficio Statistica del Comune di Cagliari. “I dati sono facilmente confrontabili per l'identica impaginazione delle due edizioni e, questa immediatezza, ci permetterà di disporre del materiale in tempo utile per calibrare gli interventi” ha osservato il Sindaco, Emilio Floris. Un compito che spetterà poi ai vari settori della Pubblica Amministrazione.

“Sono confermati i trend emersi negli ultimi anni: spopolamento e invecchiamento, anche se il primo fenomeno si è ridimensionato” ha commentato l'Assessore alla Pubblica Istruzione, Informatica e Statistica, Edoardo Usai, nel passare la parola a Claudio D'Aprile, il Dirigente competente, che ha approfondito l'analisi numerica dei risultati.

Come anticipato, i dati fondamentali sono quelli relativi al decremento della popolazione residente e del suo invecchiamento, associabili soprattutto ad alcuni dei 31 quartieri della città. Complessivamente la città di Cagliari ha perso un quantitativo di abitanti pari allo 0,22%: dato positivo se si considera che è di molto inferiore al periodo 2002 – 2009, per cui la popolazione residente è di 157.371 unità. Cifre che vanno poi confrontante con altre variabili, come l'anzianità, il rapporto di mascolinità, i tassi di natalità e mortalità, o il saldo migratorio (esterno o inter quartiere). Interessante l'analisi sugli stranieri residenti a Cagliari. Le nazionalità maggiormente rappresentate sono quella Filippina e Ucraina, seguite da Cinesi, Senegalesi, Rumeni, dagli abitanti del Bangladesh, Pakistani e Bosniaci, riuniti in una comunità concentrata a Mulinu Becciu, mentre le altre si sono distribuite in modo più eterogeneo, pur con una spiccata preferenza per i quartieri storici.