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I Ritorni: due giornate di teatro, musica, poesia e riflessione

14 giugno 2010, 08:20
Premio del Ritorno al filosofo Remo Bodei Teatro Massimo 13 e 15 giugno. Ingresso libero su prenotazione.

I RITORNI: due giornate di teatro, musica, poesia e riflessione
Premio del Ritorno al filosofo Remo Bodei
13 e 15 giugno 2010
Teatro Massimo
via De Magistris 12 – Cagliari
INGRESSO LIBERO SU PRENOTAZIONE
070/6778129 segreteria@teatrostabiledellasardegna.it 
Con il Patrocinio del Comune di Cagliari
In collaborazione con la Regione Sardegna - Assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio

Il tema dei ritorni, ovverosia le odissee antiche e moderne, dall'avventura mitica coi suoi ricorrenti motivi - naufragi, perdite, ritrovamenti - alla peripezia del viaggio, che fino ai nostri giorni ha caratterizzato ogni "ritorno a casa", ha costituito il filo conduttore di diversi laboratori curati dal Teatro Stabile della Sardegna che hanno coinvolto un folto gruppo di giovani attori e l'intera compagnia dello Stabile: un'occasione per una riflessione sul teatro e sui suoi strumenti espressivi - dal racconto, alla poesia, alla musica, al linguaggio del corpo - grazie all'incontro con docenti di formazione e generazioni diverse. Il frutto di quel lavoro sono i tre spettacoli-studio che vengono presentati al pubblico domenica 13 e martedì 15 giugno al Teatro Massimo di Cagliari.
A coronamento delle due giornate, un altro atteso ritorno: quello di un grande intellettuale sardo, il  filosofo Remo Bodei che, dall'Università di Los Angeles dove insegna, torna a Cagliari, sua città natale, per una conversazione pubblica sul tema Nostalgia: separazioni e ritorni. L'accoglienza al filosofo sarà coronata dall’assegnazione del Premio del Ritorno che gli verrà consegnato dal sindaco di Cagliari Emilio Floris.

"La vita di ciascuno di noi sperimenta continuamente la separazione: dal corpo della madre, dai genitori, dagli amici, dalla propria città. Siamo incessantemente come potati da noi stessi e dagli altri, dalla casa natale e dalla comunità di origine, isolati, levigati o resi aspri dal dolore del distacco (un aspetto che spesso si dimentica quando si pensa ai migranti, avendo in mente il nostro disagio e non il loro). Il mero trascorrere del tempo introduce in ogni individuo una frattura con il passato, crea un vuoto che lo aspira e rischia di farlo rinunciare alla pienezza del presente.
Come tamponare questa emorragia di vita?
È pericoloso e autodistruttivo votarsi al lutto, non rielaborare il trauma della perdita di quel che eravamo nelle comunità precedenti che si sono dissolte: della famiglia come la conoscevamo da bambini e da adolescenti, dei compagni di scuola e di università, dei commilitoni, dei colleghi nel posto di lavoro che abbiamo lasciato. Ma come comportarci davanti all'irrealizzabile desiderio di ritornare a quel passato da cui incessantemente ci allontaniamo?
Una strategia consiste nel concentrarsi nel presente, nel far valere la saggezza di Goethe contro la nostalgia di ciò che è stato e le vacue speculazioni sul futuro: "Solo il presente è la nostra felicità". Un'altra - possibile solo nello spazio, dove ci si può muovere in tutte le direzioni, e non nel tempo, la cui freccia si muove nella sola direzione dal passato al futuro - è quella del mirare al ritorno.
Ma questa "nostalgia chiusa" è talvolta esposta alla delusione del ritorno, quando si scopre che non è la terra natia, in quanto tale, quella cui si aspira, ma qualcos'altro. Non tutti siamo esiliati nello spazio, ma tutti lo siamo nel tempo. Attraverso la traballante passerella del presente transitiamo da un passato relativamente noto verso un futuro ignoto. Abbiamo quindi bisogno sia della memoria, per mantenere la nostra continuità, sia dell'oblio, per non restare attaccati al passato ed aprirci al nuovo. Dobbiamo quindi imparare a vivere, simultaneamente nelle tre dimensioni del tempo: memori del passato, vigili nel presente, proiettati verso il futuro". (Remo Bodei)

Partecipano agli studi-spettacolo:
Michela Atzeni, Benedetta Borciani, Valeria Cocco, Laura Fortuna, Daniele Gaggianesi, Maurizio Giordo, Giulia Ledda, Noemi Medas, Felice Montervino, Cristina Papanikas, Daniele Pettinau, Silvia Piovan, Elisa Pistis, Maria Grazia Pompei, Federico Saba
e gli attori del Teatro Stabile della Sardegna:
Maria Grazia Bodio, Lia Careddu, Corrado Giannetti, Paolo Meloni, Isella Orchis, Cesare Saliu, Marco Spiga, Maria Grazia Sughi, Luigi Tontoranelli, Rosalba Ziccheddu
Hanno condotto i laboratori I Ritorni:
Franco Graziosi, Guido De Monticelli, Kevin Crawford, Veronica Cruciani, Anna Zapparoli, Mario Borciani, Massimo Sorrentino 
Hanno collaborato al progetto: Arianna Caredda, Loïc François Hamelin, Pietro Rais, Basilio Scalas, Enrica Spada
Si ringrazia il Teatro Lirico di Cagliari per la collaborazione

IL PROGRAMMA
Domenica 13 giugno ore 20,30 Teatro Massimo
Mille anni di poesia 
a cura di e con Franco Graziosi
Uno degli attori più a rappresentativi del teatro italiano offre la sua magistrale esperienza in una serata dedicata alla poesia: mille anni di storia della lingua italiana, ripercorsi in un'affascinante carrellata, nel momento in cui ci si appresta a festeggiare i centocinquant'anni dell'Unità d'Italia.
a seguire
Su ballu 'e is animas
a cura di Veronica Cruciani
Il cimitero di un paese sardo prende vita e si racconta. Racconta della donna emigrata in Africa per seguire il marito minatore e di quella emigrata in Svizzera per lavorare in fabbrica, della ragazza arrivata in Sardegna dall'America latina e della laureata che vive lavorando in un call center. Ogni personaggio ci racconta della propria vita e della propria morte, o di quella dei propri cari. Le storie individuali diventano la storia di una comunità.

Martedì 15 giugno Teatro Massimo
ore 18
incontro con il pubblico e con la stampa
per la presentazione dell'attività 2010-2011 del Teatro Stabile della Sardegna
ore 19 Nostalgia: separazioni e ritorni
conversazione con Remo Bodei
Introduce Roberta De Monticelli
Premio del Ritorno al filosofo Remo Bodei
Uno dei filosofi italiani più noti al mondo. Sardo, insegna in California e "torna" per parlarci del nostro tema. A Bodei verrà consegnato il Premio del Ritorno dal sindaco di Cagliari Emilio Floris.
Remo Bodei. Nato a Cagliari nel 1938, laureato all'università di Pisa, ha perfezionato la sua preparazione teorico-
storico-filosofica a Tubinga e Friburgo, frequentando le lezioni di Ernst Bloch ed Eugen Fink. E' stato visiting professor presso le università di Cambridge, Ottawa, New York, Toronto, Girona, Città del Messico, California Los Angeles. Dopo aver a lungo insegnato storia della filosofia ed estetica alla Scuola Normale Superiore e all'Università di Pisa, soprattutto il suo pensiero originale fra etica e politica, i suoi temi cos vicini alla vita contemporanea, a farne un intellettuale conosciuto a livello internazionale.

ore 21,30
Storie a mare! - Verso l'America 
a cura di Guido De Monticelli
Il viaggio di un piccolo vascello malconcio, con il suo carico di trasognati emigranti, verso i sogni, i racconti, le aspirazioni del Nuovo Mondo. Da Sciascia a Pirandello a Viviani, con le sue struggenti canzoni di emigranti, dall'opera italiana al varietà italoamericano, fino all'esplosione del jazz nei locali di Harlem.

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