Dirittura d'arrivo per "Forma e Poesia nel Jazz": la rassegna organizzata a Cagliari dall'associazione culturale Shannara completa nel fine settimana il quadro della sua edizione numero tredici. Mattatore della serata di domani (giovedì 27, ore 21), al Teatro Massimo, il trombettista Enrico Rava, accompagnato dagli otto musicisti del P.M. Jazz Lab in una rilettura delle musiche di George Gershwin.

Venerdì (28 maggio) doppio set: alle 19 c'è "Silent Movie", due film muti di Buster Keaton sonorizzati dal vivo dai Comparetti di Paddeu, ovvero l'attore e musicista Pierfrancesco Loche (voce ed effetti sonori) con Danilo Cherni alle tastiere e Maurizio Rizzuto alle percussioni; alle 21, invece, riflettori puntati sul Visions Quintet del batterista Gianrico Manca.

Sabato (29 maggio), infine, "Forma e poesia nel jazz" si trasferisce per una sera alla Galleria d’arte Paola Frau (in via Lamarmora, 143) per congedarsi dal suo pubblico con la presentazione del recente libro di Claudio Loi "Sardinia Jazz".

Apre dunque l'ultima serie di appuntamenti un'autentica icona del jazz "made in Italy" degli ultimi quarant'anni. Classe 1939, più di cento dischi all’attivo (una trentina dei quali da leader), un prestigioso bagaglio di esperienze con tanti, grandi protagonisti del jazz nazionale, europeo e americano, fanno di Enrico Rava il jazzista italiano probabilmente più conosciuto al mondo.

Domani (giovedì 27) a Cagliari il trombettista presenta "Gershwin & more", un progetto dedicato al grande compositore americano dal cui vastissimo repertorio il jazz ha sempre attinto a piene mani. Un repertorio senz'altro in grado di esaltare la vena lirica e melodica di Rava, che in questa sua reinterpretazione personale di pagine tratte dal songbook gershwiniano, da "Porgy and Bess" e dalla "Rhapsody in Blue", sarà accompagnato dal P.M. Jazz Lab. Si tratta dell'organico stabile del Parco della Musica di Roma, con cui Rava ha già pubblicato un CD per L'Espresso lo scorso autunno mentre ha in ballo una serie di progetti che gli sono stati commissionati dalla Fondazione Musica per Roma. Nelle sue file si riconoscono alcuni tra i più interessanti, giovani talenti del jazz italiano d'oggi: Francesco Fratini (tromba), Mauro Ottolini (trombone, tuba), Daniele Tittarelli (sax alto e soprano), Marcello Giannini (chitarra), Giovanni Guidi (pianoforte), Stefano Senni (contrabbasso) e Zeno De Rossi (batteria), oltre a Dan Kinzelman (sax tenore e arrangiamenti), che è americano ma trapiantato da un paio d'anni in Umbria.