Le imminenti vacanze e il forte vento, hanno prevalso sulla voglia del Cagliari di regalare ai proprio tifosi un successo che mancava ormai da tre mesi, da quando, cioè, i rossoblù si imposero sul Parma al Sant'Elia. E nello stadio cagliaritano, i sostenitori isolani speravano, contro il Bologna, di poter riassaporare il successo dopo così tanto tempo, ma non c'è stato verso e la formazione di Melis ha chiuso con il quarto pareggio della gestione del tecnico di Carbonia.

Un risultato di parità, con una rete ciascuna tra le due compagini che non avevano ormai più nulla da chiedere a questo campionato. Il Bologna, addirittura, è riuscito ad andare in vantaggio con Adailton, ma nella ripresa i rossoblù, che proprio non ci stavano a chiudere con una sconfitta, hanno rimesso le cose a posto centrando la rete del definitivo pareggio con Ragatzu.

Chiuso questo sofferto campionato, ora la palla passa in mano al presidente che, mentre la squadra liquiderà l'ultima settimana di lavoro con alcune amichevoli (a Quartu in una insolita sfida a calcio a 5 contro la formazione locale, a Sanluri e a Nuoro), dovrà ridisegnare il Cagliari del futuro. Una squadra che potrebbe essere sensibilmente diversa da quella dell'ultimo campionato visto che parecchi rossoblù rischiano di dover lasciare l'Isola. Qualcuno perchè a fine contratto (Lopez, Parola, Lupatelli), altri perchè hanno parecchi richieste altrove (Matri, Jeda, Nenè) e tra questi ci sono pure quelli che hanno deluso le aspettative (Larrivey e Barone). Ma la partita più importante, il presidente Cellino la dovrà giocare sul campo delle comproprietà. Dovrà, infatti, cercare di strappare alle rispettive controparti, l'altra metà del cartellino di Lazzari, Astori e Dessena, impresa tutt'altro che semplice per il massimo dirigente rossoblù che, però, già in passato è riuscito a fare i suoi colpi clamorosi per regalare alla tifoseria alcuni tra i pezzi pregiati sul mercato.