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La Giornata Europea per la Sicurezza in Rete

Autore: Antonella Scarpato,
10 febbraio 2010, 10:01
La città di Cagliari partecipa con un seminario internazionale.

Anche la città di Cagliari ha celebrato la Giornata Europea per la Sicurezza in Rete, appuntamento per la sensibilizzazione, a livello comunitario, alla tutela dei minori che navigano nel web.

Ad accompagnare il Safer Internet Day 2010 cittadino, un convegno internazionale organizzato dall’Assessorato alle Politiche Scolastiche del Comune di Cagliari e dall’Istituto di Formazione Sardo (IFOS) presso il Centro Comunale di Arte e Cultura “Il Lazzaretto di Sant’Elia”.

Un’intera giornata di riflessioni e approfondimenti, introdotti dall’Assessore Edoardo Usai, dalla Dirigente d’Area Servizi al Cittadino, Ada Lai, dagli Assessori alla Pubblica Istruzione di Regione e Provincia, Maria Lucia Baire e Valentina Savona, che ha visto il susseguirsi di numerosi interventi di ospiti di spicco.

Diverse le tematiche approfondite durante il seminario, che ha coinvolto non solo insegnanti, educatori e studenti, ma anche le Forze dell’Ordine e la Pubblica Amministrazione.
La sicurezza e la tutela dei più giovani, cittadini parallelamente di un “mondo virtuale” che fa parte della loro quotidianità, è infatti una problematica complessa e prioritaria.
A confermare tale urgenza, gli ultimi dati di un’indagine svolta da Microsoft su un campione di oltre 14 mila utenti in tutta Europa.
Secondo lo studio, infatti, il 70% dei giovani internauti ha una propria pagina su un social network, il 26% degli utenti minori in Italia fornisce pubblicamente il proprio indirizzo di casa, scambia fotografie e video e ben il 73% di questi ultimi viene contattato da sconosciuti.

Proteggere i più giovani da truffe, adescamenti, dalla pedo-pornografia e dal cyberbullismo è un dovere che riguarda l’intera società, dalla famiglia alla scuola, dagli educatori alle istituzioni, in un’ottica sinergica che permetta di fronteggiare il fenomeno.

Ed è proprio da questa sinergia che nasce il Progetto Pilota “Peer to Peer”, promosso e voluto dal Comune di Cagliari in collaborazione con l’IFOS Sardegna, per la prevenzione delle prepotenze reali e digitali.
Mutuato dal linguaggio informatico e interpretabile come “educazione tra pari”, il Peer to Peer vuole essere uno strumento di influenza reciproca e scambio di informazioni tra persone appartenenti ad un medesimo gruppo di riferimento: la comunicazione faccia-faccia tra coetanei, infatti, è risultata essere di gran lunga la più adatta in termini di efficacia.
Gli interventi del progetto si articolano in diversi momenti di consulenza on e off line, gestiti da 14 “peer educator”, 4 genitori, 4 docenti e 6 studenti, precedentemente sottoposti ad un intenso percorso formativo.
Compito dei “peer” quello di comunicare online, attraverso un forum interattivo e un servizio di risposta e-mail, e off line, in occasione di incontri di sensibilizzazione organizzati nelle scuole.

In questo modo, nell’ambito degli istituti scolastici cittadini di primo e secondo livello, la comunicazione faccia-faccia tra coetanei ha trovato grande utilità nelle iniziative rivolte all’educazione alla legalità, alla prevenzione di comportamenti a rischio e alla convivenza responsabile.
Il progetto, supervisionato dal Prof. Peter K. Smith dell’Università di Londra, si inserisce nell’ambito di altre numerose iniziative e campagne di sensibilizzazione promosse dalla pubblica amministrazione cittadina, ottenendo un importante riconoscimento da parte del Ministero della Giustizia e della Pubblica Istruzione.

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