Inizialmente era denominato, in maniera particolarmente efficace, “Programma Rientro dei Cervelli” e ora è stato riproposto con la nuova veste intitolata a Rita Levi Montalcini. Si tratta del progetto attivato dal Ministero per l’Istruzione, Università e Ricerca, al quale ha aderito anche l’Università di Cagliari, finalizzato alla stipula di contratti con giovani studiosi, italiani o stranieri, stabilmente impegnati all’estero.

Non ci sono vincoli né sul tipo di disciplina né sulla nazionalità, ma gli unici requisiti del bando sono l’essere in possesso del titolo di dottore di ricerca o equivalente da non più di sei anni e l’avere in corso, da almeno un triennio, un’attività didattica o di ricerca all’estero.

Un programma sicuramente importante per lo sviluppo scientifico del nostro Paese, ma che in passato è andato avanti a singhiozzo per la mancanza di fondi. Ora sono state reperite le risorse adeguate ed, entro il prossimo 29 gennaio, gli interessati che abbiano i requisiti previsti dal bando, potranno fare domanda direttamente on-line sul sito http://cervelli.cineca.it inoltrando successivamente, copia cartacea della stessa all’Ufficio Rientro Cervelli – Settore Promozione Attività di Ricerca – Direzione Ricerca Scientifica dell’Università di Cagliari.

Tra le novità del programma, oltre alla sua denominazione, il fatto che possano essere direttamente gli interessati a fare domanda indicando tre Università italiane nelle quali poter svolgere la loro attività, mentre il precedente bando prevedeva che fossero i dipartimenti degli Atenei a proporre i nominativi dei soggetti più idonei. Un modo per garantire, attraverso le procedure di selezioni, a tutti la possibilità di accedere al contratto triennale (rinnovabile al massimo per un altro triennio), ma soprattutto di favorire l’internazionalizzazione delle università italiane.

Un obiettivo che si è posta anche l’Università di Cagliari che, oltre ad aver aderito al programma “Rita Levi Montalcini”, ha preso parte al bando promosso dalla Regione Sardegna che ha stanziato un milione di euro, destinati al capoluogo e Sassari per favorire l’arrivo nell’Isola di ricercatori, italiani e stranieri. Le domande presentate a Cagliari per la selezione regionale, scaduta nel novembre scorso, sono state dieci, ma saranno solo due ad essere prescelte per il contratto di ricerca e didattica che dovrà essere svolto nei due anni, rinnovabili per altri due.


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