Lunedì 21 luglio alle 21 (turno A), al Teatro Lirico di Cagliari, prosegue la Stagione lirica e di balletto 2008 con il quarto appuntamento: Andrea Chénier, dramma di ambiente storico in quattro quadri su libretto di Luigi Illica e musica di Umberto Giordano, in un allestimento del Teatro Comunale di Bologna.

Il capolavoro verista si avvale di due prestigiosi cast di artisti che si alternano nelle recite: Walter Fraccaro, al suo debutto nel ruolo/Keith Olsen (22, 26) (Andrea Chénier), Marco Vratogna/Leo An (22, 26) (Carlo Gérard), Martina Serafin/Maria Pia Jonata (22, 26) (Maddalena di Coigny), Marilena Laurenza (La mulatta Bersi), Cinzia De Mola (La contessa di Coigny), Milena Storti (Madelon), Alessandro Guerzoni/Cesare Lana (22, 26) (Roucher), Davide Pelissero (Il romanziere Pietro Fléville), Alessandro Battiato (Fouquier Tinville), Alessandro Busi (Il sanculotto Mathieu), Carlo Bosi (Un incredibile), Max René Cosotti (L’abate), Riccardo Ferrari (Schmidt), Gianvito Ribba (Il maestro di casa), Gabriele Nani (Dumas).

L’allestimento cagliaritano è firmato, per regia, scene e costumi, da Giancarlo del Monaco, mentre le luci sono curate da Wolfgang von Zoubek.

L’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico sono diretti dal maestro concertatore e direttore George Pehlivanian. Il maestro del coro è Fulvio Fogliazza.

Andrea Chénier, la cui ultima rappresentazione a Cagliari risale all’estate 1992 all’Anfiteatro Romano, viene replicato martedì 22 luglio alle 21 (turno F), mercoledì 23 luglio alle 21 (turno B), venerdì 25 luglio alle 21 (turno C), sabato 26 luglio alle 21 (turno G), domenica 27 luglio alle 21 (turno D), martedì 29 luglio alle 21 (turno E).

Il 28 marzo 1896, al Teatro alla Scala di Milano, va in scena, con enorme successo, la prima rappresentazione di Andrea Chénier che Umberto Giordano (Foggia, 1867 - Milano, 1948) compone su libretto di Luigi Illica che, a sua volta, si rifà al romanzo omonimo del 1850 di François-Joseph Méry. L’argomento dell’opera racconta gli ultimi anni di André Chénier, poeta francese (Istanbul, 1762 - Parigi, 1794) che s’ispira nei suoi versi alla poesia classica e all’Ellenismo e che, durante il periodo del Terrore, viene accusato di “cospirazione e crimini contro lo stato” e condannato alla ghigliottina, nonostante sia da sempre vicino agli ideali rivoluzionari, anche se ne denuncia coraggiosamente gli eccessi nei suoi scritti. L’opera, però, è anche un grande affresco musicale di un periodo storico, quello della Rivoluzione francese, affascinante e denso di spiriti di libertà ed uguaglianza che, Napoleone prima e il Congresso di Vienna dopo, ben presto deludono e spazzano via. La fortuna e il successo di pubblico che, da sempre, accompagnano il capolavoro musicale di Giordano, interessa anche il cinema d’autore: Jonathan Demme nel 1993 utilizza l’aria La mamma morta, cantata da Maria Callas, per una delle scene più intense del film Philadelphia. Carattere sanguigno, temperamento esuberante, enfasi lirica, ma anche sottigliezze e raffinatezze musicali fanno di Andrea Chénier un caposaldo del verismo, unanimemente riconosciuto ed apprezzato dal pubblico e, seppur solo di recente, dalla critica.

La Stagione lirica e di balletto 2008 si avvale del contributo della Fondazione Banco di Sardegna, Poste Italiane, Energit S.p.A., Deutsche Bank S.p.A. ed è realizzata in collaborazione con l’Azienda e Vigneto Feudi della Medusa.