Sicuramente non più solo un fondamentale strumento di comunicazione, ma nemmeno un oggetto da demonizzare. La differenza, per il telefono cellulare, la fa il modo in cui si usa e non a caso, la campagna pubblicitaria ideata dagli Assessorati alle Politiche Giovanili e alla Pubblica Istruzione del Comune di Cagliari, ha adottato come slogan: “Istruzioni d’uso corretto”.

Dopo un primo lancio, l’iniziativa, curata dall’Ufficio Stampa del Comune di Cagliari. è entrata nel vivo con la distribuzione in tutte le scuole cittadine, dell’opuscolo sulle principali regole che indicano il miglior utilizzo del cellulare soprattutto nei luoghi pubblici.

Tutti sanno come si effettua, oltre che una semplice chiamata, anche una videochiamata, come si invia un sms, un mms, oppure come si può chattare o navigare facilmente in internet in qualsiasi parte ci si trovi, con la sola condizione che ci sia una adeguata copertura del segnale. Ma sono in pochi ad essere a conoscenza del fatto che alcune condotte sono poco gradite in pubblico ed hanno una valenza negativa nell’ambito sociale, mentre altre costituiscono delle vere e proprie fattispecie di reato.

La Guida si pone come obbiettivo, quello di informare, ma anche suggerire alcuni comportamenti ritenuti corretti, soprattutto nelle scuole. Durante le ore di lezione, infatti, i telefoni cellulari dovrebbero essere spenti per evitare di essere oggetto di distrazione e disturbo per gli altri. Rispondendo ad alcune tra le domande più frequenti che gli studenti si pongono, “Istruzioni d’uso corretto” rappresenta uno strumento di facile consultazione, oltre che un indispensabile piccolo regolamento che unisce consigli e precetti su come si può e si deve usare uno strumento utile come il telefono cellulare senza che lo stessi diventi un fastidioso e, a volte pericoloso, oggetto da bandire e condannare.