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Premio Alziator, la serata conclusiva

Autore: Marzia Erriu,
29 ottobre 2009, 12:18
Premiati i quattro vincitori della terza edizione del premio letterario.

Con la cerimonia di premiazione dei vincitori delle quattro categorie in gara, è calato definitivamente il sipario sulla terza edizione del Premio Letterario Alziator. La serata, condotta da Michele Mirabella e Nadia Bengala, si è svolta in un Teatro Lirico gremito, tra gli applausi di un caloroso pubblico pronto a raccogliere gli ultimi momenti del Premio, nel nome di Francesco Alziator e di Fabrizio De Andrè. Perché la letteratura e la musica, quest’anno, hanno camminato fianco a fianco in un evento culturale che ha visto una sempre crescente partecipazione di pubblico.

“Non posso non esprimere la mia grande soddisfazione – ha sostenuto il Sindaco Emilio Floris che non è voluto mancare alla cerimonia finale – nel riconoscere il successo riscosso dal Premio, e nel notare che quella che si sta concludendo è una kermesse che va oltre il Premio stesso, perché porta Cagliari alla ribalta del mondo culturale, rafforzando la sua immagine di capitale del Mediterraneo”.

Quattro i nomi che hanno conquistato il prestigioso riconoscimento. Stefania Mannu, con “La via del cisto”, per la sezione Inediti, l’israeliano Doron Lizzie, autore di “Perché non sei venuta prima della guerra”, nella sezione speciale, Gianni Olla, nella sezione saggistica con “Dai Lumière a Sonetàula”, e infine per la Narrativa ha vinto Ugo Barbàra con “In terra consacrata”. Alcuni brani delle opere vincitrici sono stati portati in scena dall’attrice Anna Galiena, che ha prestato la sua voce, accompagnata dal chitarrista Luigi Puddu. A fare da testimonial letterari della serata, l’esordiente scrittore di Sinnai, Giovanni Carta, e la scrittrice iraniana Lila Azam Zangane, mentre Dori Ghezzi è stata la madrina del momento musicale. Dopo le premiazioni infatti, via alla sfilata di musicisti, nostrani e non, che hanno calcato il palcoscenico del Lirico per ricordare il cantautore genovese Fabrizio De Andrè, che si sa, con la nostra terra ha avuto un rapporto molto stretto. Libere reinterpretazioni dei suoi testi che hanno guadagnato un applauso dopo l’altro, a incominciare dalla “Canzone di Marinella” proposta dai Cuncordia a Launeddas. E poi la voce arcaica e pastorale dei Tenores di Bitti e i Tazenda, Viola Valentino, Nada, Cesare Picco, Teresa De Sio, e un momento di grande intensità drammatica con la voce lirica di Maria Mastino, accompagnata dal pianista Valerio Carta.

Una serata ben riuscita, con la giusta dose di comicità teatrale tra una gaffe e l’altra dei due conduttori, e tra gli esilaranti interventi recitati anche in stretto barbaricino dal presidente della giuria, Salvatore Niffoi. All’evento hanno partecipato anche Don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, e Padre Salvatore Morittu, che ha raccolto molti fondi da destinare alle sue comunità di tossicodipendenti. Insomma, una serata che tra una risata e l’altra non ha dimenticato il valore umano e solidale che, come ha ricordato Niffoi, deve e può avere la cultura.

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