Quello contro il Chievo sembrava semplicemente un incidente di percorso, ma evidentemente il Cagliari di Massimiliano Allegri deve lavorare parecchio per diventare competitivo come nella passata stagione. A Catania, infatti, si è avuta la conferma di una squadra ancora non pienamente in forma, soprattutto sotto l’aspetto mentale perché i rossoblù hanno mostrato una preoccupante fragilità nei momenti più delicati dell’incontro.

La sconfitta per due a uno, anche se immeritata, non deve far passare in secondo piano le amnesie di una squadra che, non solo non è riuscita a creare gioco contro un avversario decisamente modesto, ma ha subito gli attacchi disordinati dei padroni di casa, capitolando sulle due solite distrazioni.
A niente è servita la rovesciata da applausi di Daniele Dessena che, allo scadere della prima frazione di gioco, era riuscito a rimettere le cose in pari dopo l’iniziale vantaggio catanese firmato da Ricchiutti. A gara ormai virtualmente terminata, i rossoblù hanno ancora una volta peccato di ingenuità permettendo al Catania di avvicinarsi troppo alla porta difesa da Marchetti e beffarlo grazie alla zuccata di Martinez.

Ora diventa fondamentale non solo il prossimo scontro interno del Sant’Elia dove, domenica, sarà di scena il Genoa reduce dalla goleada al passivo contro l’Inter, ma anche le due successive gare della settimana. Prima a Roma contro la Lazio nel turno infrasettimanale e poi di nuovo in casa contro l’Atalanta, per il Cagliari di Allegri sarà già tempo di importanti verifiche che daranno il reale valore di questa squadra.