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La Fabbrica Illuminata, "Ciao Maschio!": in scena altri due monologhi

26 febbraio 2016, 10:51
Secondo appuntamento sabato 27 febbraio alle ore 21:00, Palazzo Siotto
Daniela Musiu
Daniela Musiu

CIAO MASCHIO!, la nuova rassegna di voci femminili firmata da La Fabbrica Illuminata, con la direzione artistica di Marco Parodi. Titolo che si ispira alla corrosiva parabola cinematografica di Marco Ferreri, il film del 1978 con Gerard Depardieu e Ornella Muti.

Dopo i monologhi scritti da Antonia Brancati, “Penelope”, e Jean Cocteau, “Il bell’indifferente”, si prosegue domani, sabato 27 febbraio, alle 21, nella Sala Ritratti di Palazzo Siotto (via dei Genovesi, 114), a Cagliari, con altri due “assolo”, con la regia dello stesso Parodi e i costumi di Salvatore Aresu. Protagonista il mito di Clitennestra, eroina greca cantata da Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, moglie di Agamennone, madre di Crisotemi, Elettra, Ifigenia e Oreste. Prima vittima, poi carnefice, di nuovo vittima: il suo destino era segnato fin dalla nascita da una maledizione di Afrodite, che l’aveva condannata, insieme alla sorella Elena, a essere adultera; tradì Agamennone con il di lui cugino Egisto e lo uccise al suo ritorno da Troia; a sua volta uccisa, con Egisto, dal figlio Oreste.

Apre la serata SEI FELICE ORA, AGAMENNONE? di Christine Bruckner, considerata una delle maggiori scrittrici tedesche del secolo scorso (molti dei suoi libri sono diventati dei veri e propri best seller).  In scena Daniela Musiu.
I personaggi del mito classico, ricchi di significati simbolici, hanno travalicato i confini della loro epoca, prestandosi alle suggestioni di molti scrittori e artisti. In SEI FELICE ORA, AGAMENNONE? a essere rappresentato è il dialogo di Clitennestra davanti al corpo del marito ucciso con l’aiuto di Egisto. Per l’uxoricida trascurata il disonore della donna è quello del letto: un uomo già la disonora se non fa l'amore con lei, e la disonora due volte se lo fa con un'altra. Clitennestra non indietreggia nemmeno davanti alla rovina estrema, e non giunge a quella rassegnazione alla quale si crede che la tragedia dovrebbe condurre.

Poi, a seguire, CLITENNESTRA O DEL CRIMINE di Marguerite Yourcenar, la grande scrittrice francese autrice del celebre “Memorie di Adriano”. La sua Clitennestra, interpretata da Maria Loi,  si ritrova a dover spiegare le motivazioni del suo atto in un tribunale dei nostri giorni, dove racconta l’amore-abnegazione della donna verso l’uomo, di una serva verso il suo padrone. Clitennestra ama il suo marito-padrone e in nome della fedeltà si fa quasi invisibile. Ma quando lui torna dalla guerra si rende conto che entrambi sono solo le ombre di se stessi. Per questo decide di uccidere il vecchio padrone, perché l’uomo possa tornare a vivere. Il crimine di Clitennestra è solo un atto per la vita, per tornare in possesso della propria esistenza attraverso la morte. Si accorgerà, però, che “Non si può proprio uccidere un morto”.

 

Biglietto intero 10 euro; ridotto 7 euro


La Fabbrica Illuminata
392 0778328
lafabbricailluminata@gmail.com      

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