Torna a Cagliari con la sua quarta edizione Across Asia Film Festival, l'appuntamento col cinema internazionale fondato sui linguaggi più innovativi e suggestivi della produzione cinematografica asiatica.
La programmazione, guidata dai direttori artistici Stefano Galanti e Maria Paola Zedda presenti alla conferenza stampa nel Palazzo civico del comune di Cagliari, andrà in scena dal 22 al 27 febbraio, incentrandosi su due sezioni: il focus su Singapore, proposto dai lungometraggi indipendenti di registi cult come Eric Khoo e Royston Tan, e lo sguardo sul Vietnam, rappresentato da una serie di cortometraggi e lavori sperimentali in collaborazione con l'Hanoi DocLab.
“Questo festival rappresenta per la città di Cagliari un'opportunità di contatto con comunità e sguardi dell'est estremo del pianeta, con una vitalità produttiva e un'originalità autoriale che ha difficile divulgazione nel cinema main stream” ha spiegato Nevina Satta, direttrice Fondazione Sardegna Film Commission, facendo riferimento alle varie opere che verranno proiettate.
Ad illustrare la novità della nuova edizione del festival è stata uno dei direttori artistici, Maria Paola Zedda: “Diversamente dagli altri anni dove ci siamo concentrati su una sola realtà, questa volta ci siamo allargati a più cinematografie di un'area più grande, passando per Singapore, Vietnam, Cina e Giappone: i temi principali sono l'attraversamento, le rotte del lavoro e soprattutto l'ibridazione tra culture. Il cinema di Singapore in questo senso è il più emblematico”.
Si inizia lunedì 22 febbraio alla Cineteca Sarda di viale Trieste con la presentazione del festival alle 19,30,  proseguendo prima con la proiezione di “Be with me” (2005), opera del regista Eric Khoo che tratta i temi della solitudine, attraverso l'intreccio delle storie di una scrittrice sordocieca, una coppia di ragazze lesbiche e un addetto alla sorveglianza notturna, e poi con “4:30” di Royston Tan (2005).
Gli appuntamenti successivi, tutti ad ingresso gratuito, si articoleranno in vari luoghi del capoluogo sardo, tra cui il Greenwich Essay di via Sassari, lo Spazio Odissea in viale Trieste, la chiesa di Santa Chiara e la Cineteca della MEM in via Mameli.
Numerosi anche gli eventi formativi in programma: una sezione particolare sarà dedicata alle sonorizzazioni dal vivo di classici del cinema muto giapponese a cura di musicisti di fama internazionale quali Mike Cooper e Donato Epiro, in collaborazione con le classi di musica contemporanea del Conservatorio di Cagliari Pierluigi da Palestrina, Area 51 EEE e Area 51 Quartet.
Ci saranno anche proiezioni per le scuole nell'Istituto comprensivo Ciusa di via Meilogu, sui temi dell'immigrazione e dell'integrazione multiculturale.
Ultimo ma non meno importante, l'appuntamento con la masterclass di Gertjan Zuilhof, selector e curatore di cinema in numerosi festival di fama internazionale, dedicata a curatori, organizzatori, film maker, producer e storici del cinema.
In concomitanza agli eventi delle giornate di venerdì 26 e sabato 27 è previsto anche un servizio di visite guidate gratuite al Museo d'arte siamese “Stefano Cardu”, un piccolo e talvolta poco conosciuto spazio nel cuore della Cittadella dei musei.
L'intero festival ha visto il sostegno del comune di Cagliari, Regione Autonoma della Sardegna  e la collaborazione della Fondazione Sardegna Film Commission, Goethe Institut Hanoi- Hanoi DocLab, Centro di studi vietnamiti, Associazione nazionale amicizia Italia Vietnam, Comitato Sardegna dell'Associazione nazionale amicizia Italia Vietnam, Cineteca sarda, Signal, Ticonzero, Spazio Odissea, Leggendo metropolitano, Teatro di Sardegna e Musei civici di Cagliari.

Sito con programma :  http://www.acrossasiaff.org/