Eventi

"Tradimenti", la Grande Prosa al Teatro Massimo

25 gennaio 2016, 11:59
A Cagliari dal 27 al 31 gennaio

 

CAGLIARI/ Teatro Massimo – 27>31 gennaio 2016
mercoledì 27 gennaio – ore 20.30: turno A
giovedì 28 gennaio – ore 16.30: turno P
giovedì 28 gennaio – ore 20.30: turno B
venerdì 29 gennaio – ore 20.30: turno C
sabato 30 gennaio – ore 20.30: turno D
domenica 31 gennaio – ore 19.00: turno E

OLTRE LA SCENA/ incontro con gli artisti: venerdì 29 gennaio alle 17.30 al Cinema Odissea di Cagliari appuntamento con Ambra Angiolini e Francesco Scianna, e con Francesco Biscione – coordinerà il giornalista e critico de Il Manifesto Gianfranco Capitta – ingresso libero

SCHERMI & SIPARI: domenica 31 gennaio alle 11.00 al Cinema Odissea di Cagliari, si proietta  il film “Tradimenti” (Betrayal) di David Jones, con Jeremy Irons, Ben Kingsley, Patricia Hodge.


Un classico del Novecento per “La Grande Prosa” firmata CeDAC al Teatro Massimo di Cagliari: da mercoledì 27 a domenica 31 gennaio (tutti i giorni da mercoledì a sabato alle 20.30, la domenica alle 19 e giovedì doppia recita, con la pomeridiana alle 16.30) va in scena “Tradimenti” dello scrittore e drammaturgo Harold Pinter (Premio Nobel per la letteratura 2005), nel nuovo allestimento di Goldenart Production, con Ambra Angiolini e Francesco Scianna, e con Francesco Biscione, per la regia di Michele Placido.
Storia d'amore e di amicizia, incentrata sul fatale triangolo formato da Emma, manager in una galleria d’arte, suo marito Robert e Jerry, amico fraterno di Robert e amante di Emma: in un lungo flashback Emma e Jerry ricostruiscono l'evolversi della loro relazione, iniziata sullo sfondo della rivoluzione culturale degli Anni Sessanta.
“Tradimenti” (Betrayal) – come spiega l'autore - è una pièce sulla ricerca dell'identità: l'infedeltà verso se stessi e gli altri è solo una parte del racconto, ma riportando in vita i loro ricordi i protagonisti si confrontano con i reciproci inganni, in un complicato gioco di specchi.
OLTRE LA SCENA/ gli attori (si) raccontano... - Ambra Angiolini e Francesco Scianna, insieme  a Francesco Biscione, incontreranno il pubblico venerdì 29 gennaio alle 17.30 al Cinema Odissea di Cagliari per raccontare dello spettacolo e della professione dell'attore negli Anni Duemila, fra cinema e teatro – coordinerà il giornalista e critico de Il Manifesto Gianfranco Capitta. (INGRESSO LIBERO – fino ad esaurimento posti)
SCHERMI & SIPARI:  “Tradimenti” sul grande schermo – per la rassegna organizzata dal CeDAC in collaborazione con Spazio 2001, al  Cinema Odissea di viale Trieste 84 a Cagliari, si proietta il film di David Jones, con Jeremy Irons, Ben Kingsley, Patricia Hodge.

Viaggio nella memoria con “Tradimenti” (Betrayal) di Harold Pinter, in cartellone al Teatro Massimo di Cagliari da mercoledì 27 a domenica 31 gennaio (tutti i giorni da mercoledì a sabato alle 20.30, la domenica alle 19 e giovedì doppia recita, con la pomeridiana alle 16.30) nella mise en scène di Goldenart Production, con la regia di Michele Placido,  per la stagione de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna.
Sotto i riflettori Ambra Angiolini e Francesco Scianna nel ruolo dei due protagonisti, Emma, direttrice di una galleria d'arte e il suo ex amante, Jerry, scrittore e agente letterario, oltre che amico fraterno del marito di lei, Robert, un raffinato editore (interpretato da Francesco Biscione): la pièce, tra i testi più noti, ed emblematici, dell'autore inglese, racconta, come in un flashback, attraverso il riaffiorare dei ricordi, la nascita e l'evoluzione di uno strano triangolo sentimentale. Una storia d'amore e d'amicizia, fatta di reciproci inganni e inevitabili finzioni, di cui ciascuno possiede frammenti di verità, emerge attraverso le parole, dai dialoghi lucidi e scarni, essenziali, densi di sottintesi, che vedono i personaggi l'uno di fronte all'altro, come in una partita a scacchi durante la quale ciascuno cerca di sorprendere l'avversario con una mossa imprevedibile, cercando a sua volta di sfuggire ai tranelli celati dietro le parole.
L'incontro non casuale tra Emma e Jerry, due anni dopo la fine della loro lunga relazione extraconiugale (un duplice tradimento nei confronti dei rispettivi consorti, e per Jerry anche dell'antico legame con Robert, che l'aveva scelto come testimone di nozze), porta alla luce antichi segreti, ambiguità e incomprensioni, ma soprattutto la fragilità dei rapporti, e l'imprevedibilità quasi ineluttabilità delle passioni umane. Un appuntamento in un bar, per fare chiarezza e mettere definitivamente fine alla liason, e insieme annunciare l'ennesimo tradimento, una rivelazione intempestiva, dà inizio a un percorso a ritroso nel tempo da cui riemergono i momenti cruciali, fino al primo fatidico, imbarazzato e imbarazzante tête-à-tête tra la sposa e il testimone dello sposo, in camera da letto.
Se il filo della trama ripercorre, capovolta, la storia di una relazione amorosa, fatta di incontri clandestini, di istanti rubati ai rispettivi matrimoni e alle famiglie, vissuti con l'emozione e l'apprensione di un gesto proibito, il tema centrale di “Tradimenti” è forse proprio la “ricerca di un’identità”. Al di là dell'inseguimento della sottile illusione, e della perdita, di un amore, le  schegge di un'unica realtà, interpretata da ciascuno secondo la sua peculiare soggettività, e la labilità dei ricordi che finiscono con il somigliare, semmai ad una dimenticanza, rappresentano la sintesi di quell'imperfetta corrispondenza di dettagli da cui prende forma la memoria collettiva.
La scrittura di Harold Pinter restituisce attraverso l'apparente casualità, o non intenzionalità dei discorsi, le infinite sfaccettature, le differenti percezioni che ciascuno ricava da un medesimo evento, in una stessa situazione, tutte quelle infinitesimali ma fondamentali variazioni sul tema che rappresentano la singolarità dell'individuo, e la base dell'incomunicabilità. Una donna e due uomini, per lei rispettivamente amante e marito, con cui condividere la quotidianità e la passione, e di nuovo una forma segreta e forse sottilmente perversa di “normalità” in un appartamento trasformato in nido d'amore, definiscono una visione unilaterale, e necessariamente incompleta di una vicenda che coinvolge, oltre ad un'altra donna (moglie tradita e potenzialmente fedifraga), e forse un altro uomo, almeno indirettamente i figli delle due coppie, involontari testimoni di una verità apparente – o forse solo di una delle molteplici possibilità racchiuse in quel triangolo.
“Tradimenti” rievoca anche la temperie, libertaria e in certo senso libertina di un'epoca, la sfacciata dichiarazione di Jerry, nell'eccitazione della festa e sotto la spinta dell'alcol, riflette la rivoluzione culturale e dei consumi, l'asserita conquista di una libertà sessuale che non si traduce per nessuna delle due coppie in azione: l'adulterio porta al sotterfugio, l'infedeltà coniugale resta nel territorio della trasgressione, se non del peccato, da consumare e forse meglio gustare in segreto. L'antica confidenza degli ex amanti, che emerge fin dalla scena iniziale come unica traccia visibile di una passione spenta, quasi dimenticata (con appena un'eco della passata tenerezza, ora mutata in  compassione) rende possibile, perfino accentua la crudeltà: finito l'amore, esaurito il desiderio, lo strano balletto delle due coppie, quel moltiplicarsi di falsità e silenzi, si trasforma in grottesco e un po' ridicolo rituale.


Un tragico, e amaro nonsense – l'esistenza umana, senza più passione: Emma e Jerry, e così Robert incarnano la fine degli ideali, dell'aspirazione a un mondo migliore, con una società più giusta, più libera e meno ipocrita, e in fondo la perdita dell'irruenza, delle speranze, dell'entusiasmo della giovinezza in cambio della sicurezza, dell'affermazione sociale e del successo professionale. Le maschere dell'antico perbenismo son state in parte sostituite da altre con la medesima funzione (o finzione) e la ribellione degli Anni Sessanta è ormai sbiadito ricordo per una generazione ormai acquietata, insoddisfatta più che inquieta, indifferente alle antiche battaglie ed incapace di inventarne di nuove.
La rivoluzione fallita ha lasciato dietro di sé poco altro che macerie, e la constatazione dolorosa dell'inutilità dello sforzo, conclusosi nel ritorno di un inviolabile statu quo: tuttavia, oltre il gioco delle apparenze, la realtà si fa più complessa, le ragioni della mente e del cuore più oscure e impenetrabili. I trionfi, e i riconoscimenti  in ambito professionale non hanno preservato il matrimonio di Robert ed Emma, così come la relazione tra quest'ultima e Jerry: la doppia finzione si è conclusa, e i molteplici inganni son diventati inutili. Eppure resta intatto e inalterato il meccanismo della definizione del sé, e dei confini della realtà, attraverso lo sguardo degli altri: ciascuno si riconosce nell'immagine che proietta all'esterno, è difficile se non impossibile consistere per sé, e l'unica illusione di conoscenza è offerta dal riflesso della propria esistenza sulle vite altrui. Forse proprio nel riconoscere questa interdipendenza, si può prendere coscienza dei propri limiti, della propria imperfezione, e iniziare a diventare adulti, scoprire – o iniziare a cercare - la propria più vera essenza, la propria identità.
OLTRE LA SCENA/ gli attori (si) raccontano... - Ambra Angiolini e Francesco Scianna, insieme a Francesco Biscione, incontreranno il pubblico venerdì 29 gennaio alle 17.30 al Cinema Odissea di Cagliari per raccontare dello spettacolo e della professione dell'attore negli Anni Duemila, fra cinema e teatro – coordinerà il giornalista e critico de Il Manifesto Gianfranco Capitta. (INGRESSO LIBERO – fino ad esaurimento posti)
SCHERMI & SIPARI: “Tradimenti” sul grande schermo – per la rassegna organizzata dal CeDAC in collaborazione con Spazio 2001, al Cinema Odissea di viale Trieste 84 a Cagliari si proietta il film di David Jones, con Jeremy Irons, Ben Kingsley, Patricia Hodge.


INFO & PREZZI
biglietti
platea primo settore:  intero € 32 – ridotto € 25
platea secondo settore:  intero € 27 - ridotto€ 20
loggione: posto unico € 15
INFO: cell. 345.4894565 – biglietteria@cedacsardegna.it – www.cedacsardegna.it   /   La Biglietteria del Teatro Massimo di Cagliari (in via De Magistris 12 – angolo viale Trento) sarà aperta nei giorni di spettacolo dalle ore 17 – e dalle 15.30 in occasione della recita pomeridiana del giovedì
prevendite: BoxOffice viale Regina Margherita 43, Cagliari – tel. 070.657428  - www.boxofficesardegna.it
prevendite biglietti online: www.vivaticket.it

Non è stato ancora inserito nessun commento. Vuoi essere il primo?

Inserisci un commento

Devi effettuare il Log-in o Registrarti per poter commentare