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Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015. Performance-installazione "Vivo Invisibile"

26 settembre 2015, 11:59
Mercoledì 30 settembre alle ore 16:00 e alle 19:00 in piazza del Carmine

Una nuova produzione per Cagliari – Capitale Italiana della Cultura 2015 che guarda all’incontro tra i popoli e al dialogo interculturale: una performance-installazione ispirata al gioco degli scacchi che coinvolgerà attori, migranti e richiedenti asilo di varie nazionalità.

Il progetto è figlio di due settimane di laboratorio alle quali hanno partecipato, grazie alla collaborazione della Caritas, cittadini stranieri provenienti da Guinea, Mali, Gambia, Senegal, Gana, Burundi, Sierra Leone, Etipia, Costa d’Avorio. Tra loro, donne che già vivono in città con regolare permesso di soggiorno, e uomini rifugiati richiedenti asilo arrivati da poco in Sardegna.

L’appuntamento con Vivo Invisibile è per mercoledì 30 settembre in piazza del Carmine: si comincia alle 16 con un torneo internazionale di scacchi, mentre alle 19 va in scena la performance-installazione a cura del coreografo Maurizio Saiu, in collaborazione con l'artista e performer turco-tedesca Nezaket Ekici.

 

Vivo Invisibile - L’enigma, la strategia, la sospensione, mercoledì 30 settembre piazza del Carmine si trasformerà in uno scenario surreale in cui il gioco degli scacchi diventerà paradigma dell’incontro e del passaggio tra popoli e civiltà.

Il coreografo Maurizio Saiu e l’artista turco tedesca Nezaket Ekici, costruiranno nell’ambito dei progetti di arte pubblica di Cagliari - Capitale Italiana della Cultura 2015 una scacchiera vivente di grandi dimensioni nella cornice di una delle piazze più belle di Cagliari, oggi casa e luogo di incontro di culture diverse.

Ad abitare le diverse case della scacchiera, invece, saranno trentasei pezzi, attori e cittadini di diverse nazionalità che mescolando i colori attraverso danze, canti, gesti, azioni, decostruiranno il rigido impianto della scacchiera per realizzare una unica tavolozza, dove le culture e i popoli convivono nella loro complessità.

Nato in India, giunto in Europa attraverso la civiltà araba, Il gioco degli scacchi ora è parte integrante della tradizione occidentale, seducendo artisti quali Duchamp, Cage, Cocteau, diventando simbolo della complessità , della capacità strategica e tattica e dell’allenamento alla concentrazione.

Saiu e Ekici, eredi di questa tradizione, rifletteranno sul linguaggio e sull’enigma del dialogo interculturale, in una performance partecipata con i cittadini che hanno lavorato per due settimane a stretto contatto con loro attraverso il corpo, il gesto, il canto.

La morte del re (lo scacco matto), il rapporto tra il visibile e l’invisibile, rappresentano alcune delle evocazioni generate dal gioco che oggi diventano emblema di un silenzioso passaggio e di un significativo mutamento.

L’evento si snoda lungo tutto il pomeriggio partendo alle ore 16.00 con un torneo internazionale di scacchi, organizzato con la collaborazione dell’A.S.D. Circolo Scacchistico Cagliaritano, a cui seguirà alle ore 19.00 la performance con la partecipazione della Snake Platform Orchestra di Daniele Ledda. A finire assaggi e incontri di culture da Africa, Asia, Sardegna.

La giornata è realizzata grazie alla collaborazione del Teatro Lirico di Cagliari e della Caritas di Cagliari.

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