Vinocultura – Vini bianchi a Castello, la manifestazione dedicata alla promozione e valorizzazione delle specificità enologiche sarde è giunta alla sua quarta edizione, affermandosi come uno degli eventi più importanti del settore in ambito territoriale. E i risultati dell'anno scorso lasciano ben sperare per l'appuntamento di venerdì 25 settembre al Bastione Santa Croce di Cagliari, dove, a partire dalle 18,30 si possono conoscere e degustare i grandi bianchi Doc e Docg di Sardegna.

Per fare il punto della situazione sull’importante evento e presentare le novità che si prospettano per quest'anno, si è tenuta al Palazzo Civico di via Roma a Cagliari, una conferenza stampa di presentazione alla quale hanno preso parte numerosi protagonisti dell’iniziativa e i principali rappresentanti delle istituzioni coinvolte.

“Vinocultura è un progetto che vede impegnata la città di Cagliari che, come porta della Sardegna, accoglie le realtà e le eccellenze di tutto il territorio isolano, facendo da vetrina privilegiata sia per i residenti che per i turisti”, ha detto l'assessora al Turismo e Attività produttive Barbara Argiolas facendo gli onori di casa“

L'iniziativa, nata dal comitato promotore Bastione Santa Croce e supportato da Laore Sardegna, dall'assessorato allo Sviluppo economico del Comune e dai Consorzi di tutela dei vini Doc e Docg, quest'anno si inserisce in un'alleanza più forte e consolidata tra Comune e Laore reduce, anche, dal successo riscosso all'Expò 2015 di Milano. "Giovedì scorso (17 settembre) – ha ricordato il Direttore Generale dell'Agenzia Laore, Maria Ibba – l'Agenzia e l'Assessorato all'Agricoltura della Regione, hanno organizzato una mattinata dedicata al vino inteso come alimento, come suggestione, ma anche come eccellenza prodotta in Sardegna. Tra gli invitati c'era anche Luca Deiana che ha parlato del vino nella vita dei centenari sardi, perché oltre il novanta percento di loro consuma ogni giorno due bicchieri a pasto di vino”.

Con l'assessora Argiolas e il Direttore Generale dell'Agenzia Laore, sono presenti all'incontro con i media anche, Luigi Cau, coordinatore del progetto Vinocultura, Luigi Ghiani, presidente della società Fresco Bio in rappresentanza delle imprese private, Danilo Argiolas, Presidente del Comitato promotore e, per i consorzi di Tutela, Stefano Biscaro e Mario Moro.

È quindi altissima la valenza culturale dell'iniziativa capace di associare alla promozione delle specificità enogastronomiche anche quelle della cultura condivisa, sociale di Sardegna. Bere vino, dai tempi di Omero e della bibbia, è innanzitutto un atto di cultura. La provenienza del cibo e delle bevande è quindi un elemento importante della vita, e il vino è uno degli indicatore più precisi di ciò che una terra è in grado di esprimere in termini di caratteristiche e tradizioni, ha spiegato Mario Moro. Ma oggi può costituire anche una risorsa per lo sviluppo socio-economico di un territorio dove i prodotti tipici, letti non soltanto dal punto di vista nutrizionale, ma come simboli locali di storia, tradizioni e costumi, diventano fonte di attrazione turistica.

Le iniziative in programma della quarta edizione sono diverse e tutte di sicuro successo. Dalle 18,30 fino a mezzanotte di venerdì 25 settembre, nella terrazza del bastione di Santa Croce, esperti sommelier dell’AIS in accordo con i Consorzi di Tutela e delle Strade del Vino, condurranno i visitatori lungo un viaggio sensoriale ideale alla scoperta dei sapori delle eccellenze enogastronomiche dei vari territori della Sardegna. Parallelamente, dalle 19, nella Bottega di Santa Croce (ex ISOLA), è prevista la realizzazione di degustazioni guidate condotte da esperti Laore, riservata esclusivamente ad operatori del settore enogastronomico, addetti al turismo del vino e a giornalisti accreditati.