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Il Gruppo Abbracciamo un sogno presenta Baijica

22 luglio 2015, 08:08
Il teatro dallarmadio e il gruppo delle pazienti oncologiche giovedì 23 luglio ore 19 e ore 20 presso l’Aula Magna (piano terra dell’ospedale Oncologico di Cagliari). Ingresso libero.

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Giovedì alle ore 19 e alle ore 20.00 presso l’Aula Magna (piano terra dell’ospedale Oncologico di Cagliari) il Gruppo Abbracciamo un sogno, (fondato all’interno dell’ospedale Oncologico Businco di Cagliari grazie all’idea di un infermiera Maria Dolores Palmas e di una paziente Vladimira Desogus)  presenta l’esito scenico:

Baijica
Un corto teatrale scritto da Antonello Murgia e Fabio Marceddu del teatro dallarmadio, che le hanno condotte in questo percorso dall’ottobre 2014.
Baijica è un corto teatrale che vede in scena alcune di queste donne straordinarie che hanno fatto loro il motto “Di cancro si guarisce”, e in questo quadro sono il motore di una rivoluzione che fra le tante attività abbraccia anche quella teatrale.
Due repliche in orario di apertura e chiusura, anche per continuare a raccogliere fondi per un laboratorio che si autofinanziato e che intende diventare permanente.

Breve storia del gruppo ABBRACCIAMO UN SOGNO
Il gruppo ABBRACCIAMO UN SOGNO nasce all’interno del Day Hospital di Oncologia Medica del Presidio Ospedaliero A. Businco di Cagliari.
Nasce dall’incontro di due sogni: il sogno di una paziente, Vladimira Desogus e di un operatore, M.Dolores Palmas, è un gruppo spontaneo che nella condivisione e creatività raggiunge il suo obiettivo di contenitore vitale.
Il gruppo ABBRACCIAMO UN SOGNO è costituito da pazienti oncologici che affrontano il percorso di cura e di vita.
È nato dal bisogno di condividere esperienze, di programmare eventi per e con chi vive il percorso di malattia “cancro”, costellato di dubbi, speranze, gioie, colori e di quanto la vita quotidiana riserva a ciascuno nella costante ricerca del viver meglio con se stessi e con gli altri.
Il gruppo permette la condivisione dei “frammenti di vita” che a noi piace identificare nel caleidoscopio: frammenti di vetro colorato che riflettendosi in un gioco di specchi angolari riproducono infinite combinazioni di immagini e colori; metaforicamente la nostra vita con tutti i suoi colori. I colori della gioia, della tristezza, del dolore, della meraviglia, della felicità e della spensieratezza.
Nel gruppo, che s’incontra il primo lunedì del mese presso il DH al 5° piano del Businco, vengono condivise riflessioni, idee, sogni e programmati momenti di scambio.
Il messaggio che il gruppo vuole diffondere è semplice ma fondamentale per chi inizia questo percorso di cura: di cancro si vive, e lo diffonde attraverso momenti di aggregazione o creazione di spazi formativi-informativi dedicati a tutta la popolazione.....
Evento importante per il gruppo è l’annuale Festa dell’oncologia che si vive fuori dalle mura “ospedaliere”  perché vuole essere un dono alla popolazione tutta.
Il gruppo, nato circa 4 anni fa, in questo tempo ha realizzato anche altri eventi:
-  giornate di sensibilizzazione alla prevenzione;
-  giornata formativa e ricreativa dal titolo  “MANI IN PASTA”  che  coinvolte le appartenenti al gruppo e quanti vogliono condividere la giornata;
-  giornate dedicate all’autofinanziamento degli eventi in calendario, che si realizzano con tombolate  etc.;
-  flash mob presso il DH dell’Oncologia Medica del Businco;
-  pomeriggi formativi-informativi dal titolo  The therapy  con l’esperto presso la Sala Conferenze dell’Ospedale;
-  Laboratorio Teatrale dal titolo Orcoillogico guidate dagli artisti di Teatro dallarmadio;
-   realizzazione di un percorso itinerante sull’importanza della comunicazione in ambito oncologico dal titolo :  FATTORE K  passa il messaggio con realizzazione di un video;
e tanto altro ancora in programma.

Il cancro colpisce uno o più organi....  chi si ammala di cancro resta la stessa identica persona del giorno prima della diagnosi, forse più sensibile, più emotiva, più attenta, più audace.
Il gruppo attraverso le sue attività vuole essere vicino anche ai familiari che con i pazienti condividono lunghi periodi di cura: perché non si sentano soli, distanti e perché non si perdano per strada.
Il cancro entra a far parte della vita quotidiana di chi si ammala, della propria famiglia, dei propri affetti, ma occupa solo lo spazio che noi gli permettiamo di occupare.....
 

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