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Nuovo stop al Piano Attuativo nella zona Fangario

Autore: Enrico Marongiu,
2 aprile 2015, 12:30
Non è collegata con l'ambito urbano e manca lo studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica dell'area.
Paolo Frau - assessore all'Urbanistica del Comune di Cagliari

Con 16 voti favorevoli, 8 contrari e 1 astenuto, il Consiglio comunale di mercoledì 1 aprile 2015 ha bocciato l'adozione del Piano Attuativo dell'area compresa tra la SS 131, la via dell'Agricoltura ed il confine comunale con Elmas, per la realizzazione di nuovi 126 mila metri cubi di costruzioni. La zona non è collegata con l'ambito urbano e il rischio idraulico è molto elevato.

“La pratica – ha ricordato l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau durante l'illustrazione – ha già attraversato a più riprese l'aula del Consiglio”. Una prima volta, il 17 giugno 2009, ha portato ad una deliberazione (la n. 36) in cui era contenuto il parere preventivo che indicava la necessità di un “accertamento positivo dell'interclusione dell'area”, così come richiesta dal Piano Paesistico Regionale, previo rilascio dell'Autorizzazione Paesaggistica. La seconda volta a novembre del 2011 quando, con deliberazione n. 61, la proposta di adozione del Piano è stata rigettata, tra l'altro, proprio per il mancato rilascio dell'Autorizzazione Paesaggistica da parte del Servizio Governo del Territorio e della Tutela Paesaggistica della Provincia. “Ora – ha spiegato l'assessore – gli uffici hanno rianalizzato la pratica e hanno rilevato, suggerendo di esprimersi negativamente, due carenze importanti: l'assenza dello studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica dell'area interessata, obbligatorio secondo le norme PAI (Piano Assetto Idrogeologico), nonostante già, con la deliberazione n. 36 del 2009, il Consiglio comunale avesse indicato la necessità di approntamento di questo studio di dettaglio; il secondo punto debole della proposta riguarda il tema dell'interclusione”. Infatti, secondo la Tutela del paesaggio della Provincia, da una parte l'area “Non risulta interclusa in quanto confina con una strada sterrata in corrispondenza della quale il PUC (Piano Urbanistico Comunale) prevede la realizzazione di una strada urbana [...]”, d'altra parte la stessa strada “Non risulta contigua ed integrata in termini di infrastrutture con l'ambito urbano, in quanto per collegarsi alle riti pubbliche esistenti è necessario realizzare opere di urbanizzazione primaria”. Mancano, in pratica, la rete fognaria delle acque nere e delle acque bianche.

Contro la decisione dell'Amministrazione di adottare la linea suggerita dagli uffici tecnici comunali, non sono però mancate le proteste dell'opposizione. Secondo il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Farris “Il Servizio di Tutela del Paesaggio non ha nessuna competenza ad accertare o meno l'interclusione del fondo”. Mentre, dai banchi della maggioranza, il presidente della Commissione Urbanistica Andrea Scano ha sottolineato che rispetto alla cornice normativa esistente “Manca ancora lo studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica”.

Nel corso dei lavori l'Aula ha tra l'altro dato via libera a diversi ordini del giorno per il miglioramento della sicurezza dei cittadini e la tutela del patrimonio pubblico e privato, nonché per reperire nuove risorse per le politiche sociali, culturali, giovanili e per lo sport.

La seduta è stata aggiornata a mercoledì 8 aprile 2015 alle 17,30. Alle 17 le interrogazioni dei consiglieri alla Giunta.

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