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Storie di rifugiati siriani in Libano e Giordania

Autore: Elisa Medda,
4 marzo 2015, 14:30
La mostra, che ha già interessato altre città europee, è visitabile dal 3 al 28 Marzo presso la Mediateca del Mediterraneo, sabato 7 Marzo la serata di inaugurazione.
Storie di rifugiati siriani in Libano e Giordania

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Con l'obiettivo di dar voce a chi solitamente non ne ha, si concentra sulla situazione dei civili a cui non viene mai riservata la dovuta attenzione dai media e dalla comunità internazionale, per sensibilizzare il pubblico attraverso fotografie, testi e voci.
Ogni fotografia in bianco e nero, è accompagnata da una didascalia e da un breve racconto, in italiano inglese e arabo, che illustra la condizione del soggetto ritratto e la sua storia. Sono gli stessi soggetti ad esprimere con i loro occhi le verità delle situazioni in cui si trovano.

“Rifugiati nel racconto” è l'iniziativa presentata dall'associazione “promozione del mediterraneo e della Sardegna”. Nasce dal progetto “Focus on Syria” in cui giornalisti, fotografi e cooperanti contribuiscono a documentare le verità della crisi siriana. Quella che è stata definita nel rapporto di Amnesty International come la più grande crisi umanitaria dopo la seconda guerra mondiale.
La maggioranza dei rifugiati siriani approda nei territori libici, giordani, turchi, che tuttavia non hanno strutture ne risorse idonee per ospitarli, costituiscono il crocevia per raggiungere altri paesi, spesso l'Italia, da cui poi partire per il resto d'Europa.

Emigrare è l'unica prospettiva di vita per queste persone, che a causa della guerra hanno perso tutto. Scappare è l'unico modo per garantire uno spiraglio di speranza ai loro figli, e per questo sono disposti anche a rischiare la morte nel tragitto da un paese all'altro.

L'emergenza siriana nasce sulla scia delle proteste della Primavera Araba. Le rivolte ebbero inizio con proteste pacifiche da parte dei civili, contro l'arresto ingiustificato da parte del regime di alcuni cittadini che avevano inneggiato alle primavere tunisine ed egiziane. Chiedevano maggiori libertà e condizioni sociali ed economiche, che tutt'ora a distanza di anni non sono riusciti ad avere e nessuno sembra volerli dare.

Orari d’apertura: dal 3 al 28 marzo 2015, da martedì a sabato, dalle 9:00 alle 23:00. Domenica 8, 15, 22 marzo dalle 9:00 alle 13:00.

Link: http://www.focusonsyria.org/it/

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