Domenica 8 febbraio 2015 alle 17:30 al Teatro delle Saline, in piazza Billy Sechi n.3 , a Cagliari andrà in scena lo spettacolo della compagnia "La Botte e il Cilindro" dal titolo "Riccioli d'oro e i tre orsi".
Lo spettacolo è il quinto della rassegna di teatro per bambini e genitori "Famiglie a Teatro", rassegna organizzata da Akròama- Teatro Stabile di Innovazione e Ricerca della Sardegna.
LA BOTTE E IL CILINDRO
Riccioli d’oro e i tre orsi
di Consuelo Pittalis
regia Pier Paolo Conconi
con
Stefano Chessa, Luisella Conti, Nadia Imperio, Consuelo Pittalis
musiche Mario Chessa in collaborazione con I Bertas.
scene, costumi, maschere Fabio Loi e Matteo Cardia.
disegno luci Paolo Palitta,
fonica e scenotecnica Michele Grandi
allestimento Progetto Palco
Una bambina curiosa e un po’ impertinente, trovata nel bosco una deliziosa casetta, decide di entrarvi…
La casetta appartiene a tre Orsi: uno minuscolo, uno grande ed uno grandissimo, usciti per una passeggiata nel bosco in attesa che la colazione si raffreddi. Cosa fa Riccioli d’oro? Senza chiedere il permesso mangia la loro zuppa, si siede sulle loro sedie e addirittura si mette a dormire nei loro letti! E mentre Riccioli d’oro dorme, i tre orsi rientrano a casa…e allora, cosa succederà?
Riccioli d’oro è una storia molto antica. Viene dalla Scozia ed è una delle più popolari fiabe di lingua inglese.
Riccioli d’oro è una fiaba semplice con una struttura ripetitiva che ben si adatta ad essere raccontata, in maniera giocosa e divertente, ai più piccini. Ancora una volta un bosco. Ancora una volta una bambina che si perde nel bosco… Dopo il grande successo di Cappuccetto Rosso, la Botte e il Cilindro presenta un’altra fiaba senza tempo dedicata ai più piccoli, per restituire loro la gioia delle fiabe classiche raccontate con quel tocco di invenzione e fantasia che la compagnia da sempre mette nei suoi lavori.
Il testo è stato rielaborato a partire dalla versione popolare più conosciuta, senza però tralasciare un approfondito studio sulle origini della fiaba e con spunti originali ispirati alla trattazione di questa storia da parte di Bruno Bettelheim e dalla visione “sarcastica” di Roald Dahl.
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