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Maratona di New York - Edoardo Erba in un incontro pubblico a Cagliari

27 novembre 2014, 14:57
Ha debuttato il 26 novembre nel nuovo spazio del Teatro Massimo dedicato alle performance MARATONA DI NEW YORK il testo di Edoardo Erba portato in scena dal Teatro Stabile della Sardegna con Corrado Giannetti e Luigi Tontoranelli per la regia di Francesco Brandi, luci di Loic Francois Hamelin.
Maratona di New York - TDS

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SCHEDA AUTORE:

Edoardo Erba è nato a Pavia, si è formato alla scuola del Piccolo Teatro di Milano e vive a Roma. 

Maratona di New York è il titolo più conosciuto fra i suoi scritti teatrali insieme a Muratori e Margherita e il Gallo. Maratona è stata tradotta in diciassette lingue, pubblicata in otto e rappresentata in tutto il mondo. Muratori è un cult alla tredicesima stagione di repliche. Margarita e il gallo è stata presentata nei maggiori teatri italiani.


Le altre commedie da segnalare sono: Italia anni '10 con la regia di Serena Sinigaglia, Vera Vuz diretta da Lorenzo Loris, Tante Belle Cose messa in scena da Alessandro D'Alatri, Senza Hitler da Armando Pugliese, Dramma Italiano da Lorenzo Loris, Animali nella nebbia da Paolo Magelli, Venditori da Toni Bertorelli, Vizio di famiglia da Giampiero Solari, Michelina con Maria Amelia Monti, Trote con Pistoia e Triestino. E ancora In treno con Albert , Parete Nord, Buone notizie, L’uomo della mia vita, Vaiolo, Curva Cieca, Tessuti umani, Porco Selvatico, La notte di Picasso e Ostruzionismo radicale. Erba si è inoltre affermato nei maggiori premi nazionali: Olimpici del Teatro, Riccione, Candoni, Salerno e Idi.

Le opere pubblicate in Italia le più recenti sono pubblicate da Titivillus, le precendenti in due raccolte di Ubulibri. Gli altri lavori sono comparsi su pubblicazioni e riviste specializzate. Marathon è pubblicato a Londra da Oberon Book. All'estero - oltre a Maratona - La notte di Picasso è stata presentata a Hollywood e Rio de Janeiero. Vizio di Famiglia a Londra e Buenos Aires, Dejavu a Londra e Amburgo, Muratori a Frankfurt Oder, Venditori a Wilhelmshaven, Barcellona, Amsterdam e Budapest, Animali nella nebbia a San Pietroburgo.
Gli adattamenti per la scena italiana comprendono: Il nipote di Rameau di Diderot con Silvio Orlando, Nemico del Popolo di Ibsen e Die Panne di Durrenmatt con Tognazzi e Armando, Prima Pagina e L’Appartamento di Billy Wilder con Massimo Dapporto, La notte di Maggio di Yehoshua con Elisabetta Pozzi, L’apparenza inganna con Neri Marcorè, Festen per la regia di Valerio Binasco, Quando la moglie è in vacanza con Massimo Ghini, Nudi e Crudi e Due storie sporche di Allan Bennett. Erba ha tradotto l'intero repertorio teatrale di Agatha Christie.
Per la radio e la televisione Erba ha scritto fiction, sit com e varietà. E’ docente di Scrittura per la Scena all’Università di Pavia e patron per l’Italia al Theatre Biennial of Staatstheater Wiesbaden.

EVENTI COLLATERALI:

Maratona di New York è un testo particolarmente adatto a far percepire il teatro presente nella vita quotidiana della città, proprio per questo lo Stabile organizza degli eventi collaterali gratuiti a far da cornice allo spettacolo.

Il 29 novembre alle ore 18.00 presso il Teatro Massimo, l’autore Edoardo Erba sarà presente a Cagliari per un incontro con il pubblico dal titolo VINCERE O PARTECIPARE. Introduce Francesco Brandi regista dello spettacolo.
Il 7 dicembre in occasione di CAGLIARI RESPIRA la mezza maratona della città di Cagliari organizzata da A.S.D Marathon club Cagliari viale Trento si trasformerà nella Fifth avenue di New York, la città è invitata a partecipare per il tifo a bordo strada.
E’ ancora possibile abbonarsi a 7 spettacoli della stagione 14/15 al Teatro Massimo www.teatrostabiledellasardegna.it
SCHEDA SPETTACOLO:
Teatro Massimo dal 26 novembre al 21 dicembre
Produzione: Teatro Stabile della Sardegna
MARATONA DI NEW YORK

Di Edoardo Erba
con: Corrado Giannetti, Luigi Tontoranelli
Regia: Francesco Brandi
Ogni tanto penso che questa cosa della corsa sia una stronzata. Cosa abbiamo da dimostrare? E soprattutto: perché tutti i giorni bisogna dimostrare qualcosa?

Maratona di New York di Edoardo Erba, non è solo un testo, è un manifesto teatrale.
Concepire un testo dove i due personaggi corrono, nel vero senso della parola, per tutta la durata dello spettacolo è, oltre un tratto, ammettiamolo, di delizioso sadismo, un tocco di prepotente contemporaneità. L'attore, correndo, è costretto a esibire una capacità atletica e una concretezza interpretativa, che lo legano indissolubilmente allo spettatore, al pari del trapezista o del funambolo. E contemporaneamente si crea quel crudele inganno, come nella danza classica, dove la ballerina impegna con estenuante fatica muscoli e nervi per regalare allo spettatore l'illusione di leggerezza.
E dietro l'apparente leggerezza di due personaggi che chiacchierano allenandosi per la maratona di New York non c'ė solo la fatica della corsa, dei muscoli che cedono, del cuore che sente l'obiettivo al di là delle proprie forze. C'è un'amicizia profonda, tesa tra solidarietà e competizione, c'ė lo stridore esistenziale di sentirsi irrisolti, incompiuti.
Sfidano se stessi, prosciugano il fiato che gli resta in corpo, cercano di accorciare di ancora un altro metro la distanza che li separa dal sogno di attraversare il ponte di Brooklyn. Ma ci credono davvero a quel sogno? O è destinato a diventare il prologo di un fallimento, uno di quei progetti che col tempo cancelliamo dalla memoria e abbandoniamo nel fondo di un armadio come due scarpe da corsa vecchie, sporche, che non servono più.

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