Lo sapevate che il popolo dei nuragici utilizzava la cultura della solidarieta' per affrontare la malattia? La magia ,la conoscenza delle virtu' terapeutiche delle erbe, associate ad un forte spirito solidaristico ,erano particolarmente efficaci per far fronte alle patologie del tempo. Inoltre -sempre in riferimento alla stessa epoca -un altro fattore contraddistingueva le stesse comunita':il bisogno di affrontare nuovi mondi ,lo spostarsi verso terre sconosciute ,aveva fatto sì che la navigazione del popolo Shardana fossero assolutamente straordinarie ,con tecniche particolarissime sconosciute fino ai tempi nostri.
Sono questi gli argomenti affascinanti che verranno trattati sabato 29 Novembre 2014 alle ore 10, presso la sala congressi della Fondazione Banco di Sardegna in Via San Salvatore da Horta 2 (angolo V.le regina Margherita) dove si terrà la presentazione dei libri di Roberto Pili e Regina Obino "La strega dei bottoni" e "la navigazione a vela del popolo Shardana" a cura di Mario Marongiu.
L'evento culturale, coordinato dal giornalista Antonello Lai, si preannuncia di forte suggestione :l'intento e' quello di legare due chiavi di lettura complementari ,quella del mito e quello della tecnica ,col filo rosso della passione per il "remoto" e per tanti versi misterioso mondo del popolo nuragico.
Dopo i saluti del Presidente della "Fondazione del Banco di Sardegna" Antonello Cabras,interverranno gli autori Roberto Pili ,Regina Obino e Mario Marongiu. Gli autori avranno anche l'apporto di esponenti della cultura sarda.Tra questi il regista Lelio Lecis, il presidente dell'Acadèmia de su Sardu Oreste Pili, la dirigente scolastica Carmen Campus, la psicologa Donatella Petretto .Tra gli ospiti particolarmente significativa la presenza del timoniere di Luna Rossa Francesco Bruni.
La fiaba "La Strega dei Bottoni" narra l'effetto dirompente della malattia nella quotidianita' della famiglia e del clan nuragico del piccolo Ardi ,il ruolo contraddittorio della figura ancestrale della strega guaritrice ,la sospirata e resiliente guarigione.Il racconto ,impreziosito dai disegni originali della Obino ,puo' annoverarsi a pieno titolo come esempio arcano di "Medicina Narrativa".Al testo e' stata affiancata la preziosa versione in sardo - campidanese a cura di Oreste Pili che e' stata riconosciuta dalla "Acadèmia de su Sardu" che ne attesta la conformita' alle regole fonetiche ,ortografiche e morfologiche.
Il libro dell'Ingegner Mario Marongiu racconta invece della particolare predisposizione che aveva il popolo Shardana per la navigazione attraverso tecniche antiche millenni e a noi sconosciute. La risposta è nella foto della copertina del libro: partendo da semplici indizi, Francesco Bruni e Mario Marongiu spiegheranno come è stato possibile reinventare quell'armo velico, ricostruito e applicato prima ad un vecchio gozzo e successivamente ad una moderna barca da regata, entrambe prive di timone.
Motivo conduttore delle due pubblicazioni è la ricerca di una storia della Sardegna e del suo popolo, vecchia di millenni e mai raccontata al pubblico.
Una rilettura fedele alla tradizione che svela verità inconfessate e spesso ostacolate dalla storiografia ufficiale.
Sarà interessante - alla fine della presentazione – seguire il dibattito che si aprirà sui vari temi che verranno lanciati dagli autori.
Nessun commento