Eventi

Attività legate alla Giornata Mondiale del Diabete

Autore: Fabio Marceddu,
14 novembre 2014, 12:49
Il diabete giovanile e il rapporto con la Scuola
Stamattina nell'aula consiliare del Palazzo Civico

Si è svolta presso l'aula Consiliare del Comune di Cagliari la Conferenza Stampa di presentazione delle attività legate alla Giornata Mondiale del diabete 2014.

Luigi Minerba Assessore alle Politiche sociali del Comune di Cagliari, ha parlato dell'importanza e del ruolo che devono svolgere le Istituzioni per l'inserimento del bambino afflitto da diabete in ambito scolastico pur non considerandola una malattia, o come amano definirla una non malattia.
Il diabete rischia di diventare patologia vera e propria,  nel caso non vengano prese le giuste e opportune precauzioni affinchè si normalizzi, e consenta  a chi ne soffre di condurre una esistenza “regolare”.

La presenza della classe 4 della Scuola Elementare Sebastiano Satta in occasione di questo forum che vede coinvolti tutti gli attori pubblici e privati  nel percorso di prevenzione e conoscenza del diabete non è quindi casuale, ma ben si inserisce nella volontà di far dialogare tutte le parti.

La scuola ha il compito di istruire, formare ed informare ed anche se questa “non malattia” non si può considerare un handicap vero e proprio costituisce comunque una differenza, differenza che non solo va gestita, ma attraverso azioni coordinate come ha sottolineato Paola Frongia referente SIEDP Società Italiana Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, va affrontata mirando all'annullamento della stessa.
In una Regione come la Sardegna, che vanta il triste primato di diabete di tipo 1 (mellito, e quindi insulinodipendente) nella fascia d'età 0/14 anni, è doveroso studiare una strategia comune che non lasci solo né l'insegnate (e quindi di conseguenza l'Istituzione Scuola) né le famiglie direttamente coinvolte.

Antonio Farris presidente dell'Associazione DiabeteZero Onlus, in quanto genitore ha ricordato il suo percorso non sempre facile, per far si che la condizione di diabetica di sua figlia nel corso del suo percorso formativo all'interno della scuola non dovesse essere un problema, e potesse essere condiviso sia dal Corpus docenti della scuola che dai compagni.

Si tratta di far conoscere, spesso quel che non si conosce spaventa, e la paura produce danni.

Come ha ricordato la Silvana Tilocca Direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl 8, l'obiettivo è garantire a tutti una condizione di benessere; se il bambino trova un ambiente accogliente, dove tutti sono informati, che la sua condizione di diversità può essere colmata attraverso delle azioni precise  (misurazione tramite glucometro, punture in caso di necessità) allora vuol dire che tutte le forze coinvolte avranno svolto la loro funzione tesa a garantire il suo benessere.
Se invece tale situazione sfugge di mano, e non è gestita, rischia di diventare un handicap, con tutte le conseguenze del caso.

La giornata mondiale del Diabete non vuole soltanto ricordare l'incidenza di questa patologia, ma anche creare rete affinchè il futuro dei bambini di oggi che “soffrono” del “male zuccherino”, sia un “futuro più dolce”.

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