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Un brusco risveglio per il Cagliari

Autore: Giuseppe Amisani,
4 novembre 2014, 10:08
Pesante ko in casa della Lazio per i rossoblù che pagano una serata no.

Sarebbe potuto essere la gara della definitiva consacrazione e il passaggio da una fase di rodaggio a quella del vero Cagliari e invece, dopo tre risultati utili consecutivi, la marcia dei rossoblù si è bruscamente interrotta con il passivo di quattro a due all'Olimpico di Roma dove la squadra di Zeman è apparsa, per lunghi tratti della gara, incapace di tenere testa ad un avversario che si è rimboccato le maniche ed ha prevalso sugli ospiti.

Vestendo quasi i panni di una provinciale, la Lazio ha messo in crisi il Cagliari utilizzando le sue stesse armi: pressing asfissiante a tutto campo, squadra schierata alta per impedire ai sardi di ripartire e verticalizzazioni per mandare in tilt la difesa posta a guardia della porta di Cragno. Obbiettivo riuscito alla perfezione, visto che, sfruttando alcune leggerezze soprattutto in mezzo al campo, in meno di mezz'ora i biancocelesti si sono ritrovati avanti di tre gol senza produrre grandissimi sforzi.

Il Cagliari probabilmente ha pagato la stanchezza di alcuni suoi elementi chiave, come Ekdal, Sau, Conti e lo stesso Rossettini apparso non certo impeccabile, ma anche la giornata no di Pisano e Ceppitelli (i primi a lasciare il campo a inizio ripresa). L'espulsione di un Ibarbo ancora troppo evanescente ha fatto il resto, anche se per la verità, più con l'orgoglio che con la testa, la formazione isolana avrebbe potuto riacciuffare il risultato.

Ci sarebbe voluta, forse, un pizzico di fortuna in più perché accorciando le distanze in avvio di ripresa, grazie all'autorete di Braafheid, sarebbe potuto succedere di tutto. La rete di Joao Pedro a sei minuti dalla fine, avrebbe meritato miglior sorte, ma con il Cagliari tutto proteso in avanti alla ricerca disperata del pareggio e con l'uomo in meno per il rosso rimediato da Ibarbo, è arrivato il gol di Ederson che in pieno recupero ha sancito la definitiva sconfitta per i rossoblù.

Non resta che archiviare un'altra giornata storta della gestione Zeman che evidentemente ancora non riesce a prendere piede in maniera completa. La squadra, infatti, per troppi tratti della gara non lo segue, rinunciando a giocare e preferendo tentare con infruttuosi lanci lunghi che hanno il solo risultato di far sfiancare le punte. Quando si sono viste le triangolazioni e gli scambi veloci, la pericolosità è cresciuta notevolmente, ma nella sfida in casa della Lazio sono stati solo degli episodi sporadici.

La squadra, evidentemente, ha ancora bisogno di maturare e di far proprio il credo calcistico del tecnico boemo che ieri di più non avrebbe potuto fare.

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