Non c'è niente di casuale, le parole sono azioni, e spesso sono il motore del cambiamento e del rinnovamento.
Per la 36 edizione della Stagione teatrale della CEDAC il titolo è già un Manifesto Programmatico: Giù la Maschera.
In questo momento di difficoltà, dove la Cultura sembra essere relegata al ruolo di bene “superfluo” è forse meglio abbandonare reciprocamente le sovrastrutture, le mezze frasi, “il soffiato da corridoio ...” ed affrontare la realtà a “volto scoperto”.
L'introduzione di Antonio Cabiddu per La Grande Prosa del teatro Massimo (che vanta 2500 abbonati per cinque turni di rappresentazioni e 36000 presenza annuali), si è giocata nel tentativo di svelamento delle Maschere che gli interlocutori politici hanno indossato di volta in volta nelle ultime legislature.
Maschere nude, per dirla con Pirandello, che invocano una loro autenticità, da entrambe le parti.
L'assessore Regionale Firinu, ha riaffermato la volontà di voler legiferare nel campo delle arti, e di aver intrapreso un percorso volto anche al confronto con le buone pratiche culturali di altre realtà regionali.
Così se le domande rimangono inascoltate, se gli stessi organizzatori rischiano di implodere ancorati a vecchi modelli di dialogo ormai obsoleti, forse le uniche risposte vengono dalle Maschere stesse, ossia dalle produzioni teatrali che affollano un ricco cartellone, che in antitesi al suo stesso titolo è invece sinonimo di Verità.
Nove titoli in cartellone da Novembre 2014 ad Aprile 2015, con l'apertura affidata al Teatro dell'archivolto che mette in scena “Beatles Submarine”, spettacolo teatral musicale con Neri Marcorè e La Banda Osiris, e la chiusura affidata al personale omaggio di Beppe Fiorello a Modugno in Penso che un sogno così diretto da Giampiero Solari.
Ci sarà poi spazio per i classici con un “Re Lear” di William Shakespeare interpretato da Michele Placido, e l'“Enrico IV” di Luigi Pirandello con Franco Branciaroli.
Con “Morte di un commesso viaggiatore” di Arthur Miller ritorna a Cagliari il Teatro dell'Elfo, con Elio De Capitani – che firma anche la regia, mentre in “Prima del Silenzio” di Giuseppe Patroni Griffi, uno strepitoso Leo Gullotta … ci farà ridere e piangere al contempo.
Spazio anche alla drammaturgia contemporanea con “L'Origine del Mondo/ Ritratto di un interno” pluripremiata pièce di Lucia Calamaro e con “Novantadue/ Falcone e Borsellino, vent'anni dopo” con attori come Filippo Dini e Max Mazzotta.
Sergio Rubini sarà invece autore, attore e regista de “La serata”, in compagnia di Fabrizio Bentivoglio.
E se le note parole di Renato Zero nella sua “La favola mia” recitavano:
Dietro questa maschera, c'è un uomo e tu lo sai!
L'uomo di una strada che è la stessa che tu fai.
E mi trucco perché la vita mia,
non mi riconosca e vada via
Noi speriamo che tutti in questo nuovo percorso possano abbandonare le Maschere, e col vento in faccia farsi riconoscere per quello che sono nella loro bellezza: La verità della Bellezza e La Bellezza della Verità, quindi GIU' LA MASCHERA.
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