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Maria Crespellani, una vita per l'arte e nell'arte

Autore: Federica Landis,
10 ottobre 2014, 12:29
L'artista sarda ha donato ai Musei Civici di Cagliari il ritratto in bronzo, Margherita.
La donazione e il racconto: Enrica Puggioni, Massimo Zedda, Maria Crespellani e Anna Maria Montaldo

«Avevo assolutamente bisogno di dire "Grazie" alla mia città, offrendole qualcosa di esclusivamente mio e sono profondamente grata anche a chi mi ha concesso questa gioia».
Con queste parole, Maria Crespellani ha donato ieri ai Musei Civici di Cagliari un'opera Margherita - opera Maria Crespellanirealizzata negli anni '50, il ritratto in bronzo Margherita.

Nata nel 1925, Maria Crespellani inizia la sua carriera intorno al 1943, durante il periodo dello sfollamento a Villacidro, quando incomincia a modellare le prime sculture con l'argilla. Poi l'incontro con Francesco Ciusa il quale, lei ricorda, per testare le sue capacità artistiche le fece modellare una testa e quando lei la ultimò, Ciusa commentò positivamente la sua creazione dicendole: «Va' per la tua strada».

È proprio nello studio di Ciusa che nel 1945 le due Marie fanno il loro primo incontro: Maria Crespellani rientrava dallo sfollamento a Villacidro e Maria Lai, invece, rientrava da Venezia, dove aveva studiato all'Accademia d'Arte di Venezia e si era trattenuta nella città lagunare per qualche tempo a causa del blocco delle comunicazioni con l'isola. Tra loro ci fu quella che Maria Crespellani definisce «una simpatia immediata» che la grande sensibilità artistica comune alle due donne ha poi trasformato in una solida amicizia.

La consegna dell'opera è avvenuta in un luogo - il Palazzo di Città - legato alle memorie della sua famiglia. Quando era ancora municipio si era sposata qui una sua zia, in seguito il palazzo è diventato Conservatorio di musica e suo padre ne era all'epoca il direttore. Oggi il Palazzo di Città ospita la mostra "Ricucire il mondo" dedicata a Maria Lai, sua amica di una vita e sostenitrice della sua arte e di uno stile «inconfondibilmente suo».

In occasione della donazione, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, ricorda come la figura di Maria Crespellani si inserisca in un panorama artistico e culturale cagliaritano dove artisti come Antine Nivola, Ruth Guggenheim Nivola e la stessa Maria Lai si conoscevano e intessevano dei rapporti a partire dall'interesse artistico comune.

Nel ringraziare l'artista sarda per la sua donazione e per la sua testimonianza di una vita spesa per l'arte, l'Assessore alla Cultura Enrica Puggioni sottolinea l'importante appoggio dell'artista sarda all'interno del percorso di candidatura di Cagliari Sardegna 2019, laddove Maria Crespellani è stata una protagonista fondamentale nei processi di partecipazione di lavoro con le comunità, in particolare nella ricostruzione della memoria storica della città in occasione del 70° anniversario dei bombardamenti della città di Cagliari.

La produzione di Maria Crespellani conta 128 teste in bronzo e terracotta, realizzate in presenza dei modelli che hanno posato per lei. Un "pantheon casalingo", come lo ha definito Franco Masala, curatore della catalogazione delle opere dell'artista, dove gli affetti sono i protagonisti e attraverso il quale, come rivela l'artista, le è stato possibile studiare la personalità degli stessi modelli.
L'intera classificazione delle opere di Maria Crespellani è stata realizzata da Carlo Crespellani Porcella e da Franco Masala, alla quale è seguita la creazione di un catalogo - Ritratti 1943- 2014 - , con l'ausilio delle informazioni già presenti nelle opere e dei ricordi personali dell'artista. Il catalogo  sarà disponibile online e in versione cartecea e conterrà le schede di ogni singola opera, con la riproduzione fotografica, la descrizione e la storia.

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