In Italia la discarica rappresenta l‘impianto attualmente impiegato con maggiore frequenza per la chiusura del ciclo dei rifiuti urbani. Esistono varie tipologie della configurazione impiantistica a tecnologia complessa e controllata, tra le quali quella dedicata ad ospitare la categorie dei residui provenienti dalle nostre abitazioni. Nel corso del tempo molteplici sono state le tecnologie sviluppate affinché l’inquinamento provocato dalle discariche comportasse i minori danni per l’uomo e l’ambiente circostante, con riferimento alle soluzioni adottate per la raccolta del c.d. “percolato”, a quelle per la produzione del biogas a partire dalla digestione anaerobica della frazione organica, e così via dicendo.
Recentemente, in Italia (tema affrontato più volte affrontato proprio nelle pagine del bollettino) è stata rivista la disciplina degli incentivi per la fonte solare fotovoltaica, nel passato giudicata come inefficace a far decollare il mercato degli impianti per la produzione di energia elettrica così alimentati. Ebbene, dal Giappone arriva una proposta governativa per la contemporanea soluzione dei problemi ambientali posti dalle discariche e da quelli energetici, consistente nel riutilizzo delle stesse come luogo per l’installazione di impianti fotovoltaici. Infatti, secondo quanto riportato dai media locali, il Ministero dell’Ambiente del Giappone è in procinto di emanare un nuovo meccanismo di incentivazione per il fotovoltaico, con particolare predilezione per quelli a terra installati nelle discariche. Il progetto deriva dalla necessità di favorire un reimpiego delle discariche presenti sul territorio (circa 3.600 pari ad una superficie complessiva corrispondente a 26.935 acri, utilizzate per lo smaltimento di rifiuti convenzionali), e a tal proposito il Ministero ritiene che tali siti, possano ospitare una potenza fotovoltaica ipotetica di 7,4 gigawatt. Nel corso dei prossimi tre anni fiscali, dunque, il Ministero giapponese metterà a disposizione degli enti locali e di aziende private, un sistema di incentivi mirati a sostenere tali tipi di progetti.
L’idea presenta alcuni punti in comune con il meccanismo del V° Conto Energia italiano: esso infatti prevedeva talune incentivazioni per la installazione di impianti fotovoltaici su discariche esaurite o in aree di loro pertinenza, previo inserimento in graduatoria per l’ottenimento delle tariffe incentivanti, con la fondamentale differenza che sulla nostra penisola il monte finanziario è stato esaurito il 6 Luglio dello scorso anno, mentre la normativa giapponese prevederebbe la installazione di impianti fotovoltaici, con conseguente incentivazione, anche in discariche ancora attive e in aree ad essa connesse.
Per maggiori informazioni sullo sportello energia di Sardegna Ricerche.
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