Eventi

Primavera in biblioteca

Autore: Paola Perria,
25 marzo 2009, 13:50
Anche la biblioteca comunale di via Newton prova ad offrire un piccolo assaggio di primavera, tra le sue sale e i suoi tavoli silenziosi.

Parte 2 di 2

Documenti Allegati

Primavera di bellezza – Beppe Fenoglio. Torino, Einaudi 1991
Il titolo di questo romanzo di Fenoglio, l’autore de “il Partigiano Johnny”, è un riferimento amaro e ironico alla canzone che fu il primo inno del Regime fascista. Un refrain “nero”, dunque, a dispetto dell’immagine radiosa e colorata che evoca. Si parte dall’8 Settembre 1943, la data infausta dell’armistizio, in cui l’Italia venne scaraventata nell’inferno della guerra civile. Protagonista è Johnny, un giovane che vorrebbe ribellarsi, intorno a lui lo sfacelo di un Regime, dentro di lui le speranze disilluse, e la visione di un mondo nuovo privo di contorni e di senso. “Primavera di bellezza”(1959) è l’ultimo dei tre romanzi pubblicati da Fenoglio. Egli disse di quest’opera, provocatoriamente: “Il romanzo venne concepito e steso in lingua inglese. Il testo quale lo conoscono i lettori è quindi una mera traduzione”.

Dopo Primavera – Roberto Pazzi. Milano, Frassinelli 2008
La vita di Aldo Percalli, passata a scrivere libri di successo e a inseguire fantasmi amorosi, cambia la sera in cui, rientrato in casa, trova ad attenderlo un uomo identico a lui. La sorpresa iniziale si tramuta presto in fastidio e, infine, in apatica rassegnazione alla convivenza coatta.
Fino a quando il protagonista si lascia sedurre dalla tentazione di servirsi del misterioso gemello per emendare gli errori e le scelte di un’esistenza imperfetta, dominata dall’ansia di salvare gesti e parole dall’inevitabile decadimento della durata. La faustiana complicità con il diabolico servitore entra in crisi nel momento in cui, dal passato, riemerge una donna. Sveva non si accorge subito di ricevere, nell’amante, le attenzioni di due uomini diversi… ma poi sarà lei a porgere ad Aldo il filo per uscire dallo sdoppiamento. L’autore di “Vangelo di Giuda” e di “Conclave”, calandosi in uno dei dualismi più sofferti – lo scarto tra quel che si è e quello che si sarebbe voluto essere – ritrova nelle finzioni della scrittura uno specchio tra i più limpidi per rappresentare e capire misteri e ambiguità della nostra natura umana.

Primavera, Estate, Autunno, Inverno e… ancora Primavera – film scritto e diretto da Kim Ki Duk. Milano, Mondatori 2005 (DVD)
In una casa-isola su un laghetto si svolgono le esperienze di due monaci, uno anziano e uno giovanissimo, il vero protagonista della pellicola del regista coreano Kim Ki Duk. Attraverso il trascorrere del tempo, manifestato dal cambiamento delle stagioni, il ragazzino cresce e, grazie alla guida del suo saggio maestro, diventa adulto. L’ultima stagione del racconto, ovvero la prima secondo uno schema ellittico di ritorno al punto di partenza, è proprio la primavera, momento in cui, il monaco ormai cresciuto, è pronto a diventare a sua volta maestro.
Una storia delicata e poetica, una metafora sullo cammino di ogni essere umano sulla terra, null’altro che un susseguirsi di esperienze, positive e negative, tutte utili all’apprendimento delle immutabili leggi che governano il mondo e le creature che lo abitano.

Diario di rondine – Amelie Nothomb – Roma, Voland 2006
Dopo una delusione d’amore il giovane protagonista, per evitare di soffrire ancora, decide di annientare la propria sensibilità e di diventare un sicario. Freddo e spietato, solo il sangue delle sue vittime sembra procurargli piacere, fino al giorno in cui gli viene ordinato di uccidere un ministro con tutta la sua famiglia. Il diario segreto della figlia adolescente del ministro risveglia in lui una morbosa curiosità, che si trasforma ben presto in ossessione sconvolgendo in modo imprevedibile il suo destino… Un’insolita storia d’amore in puro stile Nothomb: personaggi che agiscono al di là del bene e del male per un romanzo eccentrico e dalle sfumature dark.

La sagra della Primavera. Pulcinella: suite – I. Stravinskij. Rundfunk Sinfonie Orchestre Leizpig e Dresder Philarmonic dirette da Herbert Kegel. Novara, De Agostani 2002 (1 CD)
Si tratta di uno dei balletti più noti del celebre compositore russo. Venne rappresentato per la prima volta, a Parigi, il 29 Maggio del 1913 al Theatre des Champs-Elysèes. In realtà, quella prima rappresentazione fu un fiasco clamoroso, tale da suscitare anche una rissa tra il pubblico. L’opera, all’avanguardia dal punto di vista musicale, si caratterizza per la presenza di ritmi ossessivi ed effetti sonori mai uditi fino ad allora. La vicenda raccontata è quella di un rito sacrificale pagano in una Russia ancora primitiva durante il quale una adolescente veniva costretta a danzare fino alla morte per propiziarsi la benevolenza degli dei e l’abbondanza del successivo raccolto.
Da rilevare che l’opera, nel 1940, venne inserita nel film d’animazione della Walt Disney “Fantasia”.

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